Cultural Assistant Counselor e HBV, HCV e HIV

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Il progetto “Mediterraneo. Cultural Assistant Counselor e HBV, HCV e HIV” rientra nell’area dell’educazione dei mediatori culturali in sanità ed è volto a ottimizzare la relazione tra immigrazione, patologie infettive e malattie sessualmente trasmissibili, in particolare HBV, HCV e HIV/AIDS. I contenuti del progetto riguardano la prevenzione e la consapevolezza dei comportamenti a rischio, l’accesso precoce ai test diagnostici e l’educazione del paziente alla gestione della malattia, con specifico riferimento alle malattie infettive intercalate nel contesto delle migrazioni.

Il progetto, realizzato dall’Associazione “Terra Amica”, coinvolge le province di Catania ed Enna e avrà  durata di 12 mesi. Soggetti attivi saranno le Associazioni, che tenderanno a implementare la rete di intesa e collaborazione con le Aziende Territoriali e Ospedaliere della provincia di Catania ed Enna, coinvolgendo diverse figure professionali tra cui non solo quella dello psicologo e dell’infettivologo ma anche quella del ginecologo. Si auspica una collaborazione stretta tra Associazioni, Aziende Territoriali e Ospedaliere, Ambulatori immigrati, Consultori, U.O Malattie Infettive e U.O. Ginecologica, per un fine comune: lottare per prevenire l’insorgenza di nuovi casi e sostenere l’immigrato affetto da patologie infettive o sessualmente trasmesse, non solo durante le diverse fasi della malattia e della cura farmacologica ma anche da un punto di vista psicologico.

L’archetipo di tale progetto si basa sulla diffusione e sensibilizzazione dei mediatori culturali e della popolazione immigrata per ciò che riguarda il concetto di malattia, prevenzione, aderenza e compliance alla cura dell’HBV, HCV, HIV, e sulle modalità di accesso al Test-HIV (è importante considerare, inoltre, che verrà coinvolta in modo indiretto anche la popolazione residente nelle province coinvolte nel progetto).

Durante il progetto “Mediterraneo: Aids e mediatori tra le terre“, è stato svolto un corso di formazione teso a migliorare le conoscenze cliniche e psicologiche relative alle patologie infettive, con particolare interesse alla patologia dell’HIV/AIDS, e ottimizzare le competenze comunicative e relazionali dei mediatori culturali, riguardo la prevenzione, la diagnosi precoce e la cura di tale malattia nella popolazione immigrata. Tale corso ha permesso di formare n° 20 mediatori culturali che hanno acquisito la qualifica di Cultural Assistant Counselor.

Considerato lo slancio, la motivazione e le numerose richieste pervenute durante la realizzazione del progetto appena concluso, l’attuale progetto “Mediterraneo: Cultural Assistant Counselor e HBV, HCV, HIV” si propone la riproduzione di un ulteriore referenziale di formazione e sensibilizzazione. Questo nuovo corso è una continuazione del corso di cui sopra, ma con un ulteriore approfondimento per quanto riguarda le epatiti (in particolare HBV e HCV) e le malattie sessualmente trasmissibili. Il progetto, pertanto, si prefigge di creare un secondo gruppo di Cultural Assistant Counselor, capace di rispondere alle nuove sfide della nostra società sempre più multiculturale, ed inoltre intende implementare le conoscenze, la formazione e quindi specializzare coloro che hanno già concluso il corso di formazione del progetto “Mediterraneo: Aids e mediatori tra le terre”, che acquisiranno il titolo di CAC². Il corso di aggiornamento si prefigge non solo di concretizzare ulteriormente le conoscenze sull’HIV e di ampliare quelle sulle epatiti (HBV, HCV) e le malattie sessualmente trasmissibili, ma anche di introdurre nuovi concetti fondamentali per la lotta contro l’HIV/AIDS.

I contenuti di questo corso riguarderanno la profilassi pre e post esposizione, con particolare riferimento alla PReP e alla HAART, e l’aderenza e compliance che, secondo quanto si evince dai risultati derivanti dalle ricerche in materia di profilassi, sono alla base del successo della cura e dell’ottimizzazione della qualità di vita non solo dei pazienti affetti da tali patologie, ma anche dei loro partners e della comunità in generale. La formazione effettuata nei due gruppi (CAC e CAC²), attraverso metodi attivi, permette di interiorizzare competenze facilmente spendibili in ambito sanitario e promuove un incremento notevole di interventi che possono essere effettuati anche in contesti in cui è possibile solo un approccio breve.

La valutazione dell’impatto della formazione avverrà attraverso un questionario autocompilato, che indagherà le conoscenze prima dell’avvio della formazione e a fine percorso, così da poter effettuare un confronto. Inoltre, si prevede la messa in atto di un modello di sensibilizzazione a cascata, che verrà effettuato dai CAC e dai CAC², in collaborazione con gli psicologi.

Il progetto prevede, anche, di esplorare la percezione e gli atteggiamenti dei mediatori culturali, degli immigrati, dei medici, e degli operatori che lavorano presso Ambulatori immigrati, Consultori, U.O Malattie Infettive, U.O. Ginecologica, e Centri per le Infezioni Sessualmente Trasmesse, per quanto riguarda la possibile futura somministrazione della profilassi pre-esposizione (PReP).

Infine, ci si prefigge di creare un information-book, in più lingue, nel quale verranno inserite immagini, informazioni su patologie infettive e malattie sessualmente trasmesse, profilassi pre e post esposizione, aderenza e compliance, e i dati offerti dai progetti “Mediterraneo: Aids e mediatori tra le terre” e “Mediterraneo: Cultural Assistant Counselor e HBV, HCV, HIV”.

 

SCHEDA DEL PROGETTO

Responsabile: Mario Raspagliesi (Ricercatore principale)

Titolo: Mediterraneo: Cultural Assistant Counselor e  HBV, HCV e HIV

Area di interesse: Educazione dei mediatori culturali in sanità

Ente: Associazione Terra Amica

STAFF

Chiara Desiderio: progettista, psicologa

Alda Di Mauro: progettista, psicologa

Patrizia Uccellatore: progettista, psicologa

Graziana Coco: coordinatrice progetto

Orazio Vecchio: addetto comunicazione

Silvana Leonforte: valutatrice

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